Quando si parla di patrimonio culturale di un territorio, il più delle volte si fa riferimento ad elementi artistici, fisici o strutturali, tuttavia la ricchezza culturale vera e propria risiede in quello che di buono ci viene tramandato dai nostri progenitori.
Alcune cose si preparano allo stesso modo da tempo immemorabile, con le stesse sapienti ed identiche procedure, ed è proprio nell’arte culinaria che si esprime al meglio il patrimonio culturale di un territorio, che, tramandato da antiche ricette, trova proprio in cucina la sua massima  espressione. Ebbene, al  ristorante “Al Faro”, oggi, ogni singolo ingrediente, ogni singola ricetta, ogni piatto o portata sono il frutto di quanto è stato tramandato in quasi mezzo secolo di gestione della famiglia Altomonte.
La struttura nasce sul finire degli anni sessanta come lido, bar, ristorante alla carta e discoteca. Il primo maggio del 1975, per un’intuizione del  signor Francesco Altomonte, per chi ha il piacere di conoscerlo “Don Ciccio”, e della signora Bianca Scaramozzino inizia una gestione che arriva ai giorni nostri.

Sul finire degli anni ottanta, diventa la sala ricevimenti più rinomata e grande del territorio, ospitando  innumerevoli eventi. Un primo rinnovamento radicale dei locali avviene nella primavera del 1996. Oggi, a venticinque anni di distanza, ci rinnoviamo ancora per rimanere la migliore scelta per i nostri clienti dal 1975, sempre con la stessa professionalità, cortesia e qualità!
Per concludere, ci sono processi di produzione, regole non scritte, consuetudini che si applicano alle mansioni di tutti i giorni e che trovano origine in ciò che solo l’esperienza empirica ti può dare. In tutto questo la signora Bianca, è stata una grande maestra, imprenditrice dotata delle migliori capacità manuali, ottima cuoca e donna di profonda cultura, ha saputo cogliere dall’esperienza e devolvere a noi figli, genero
e nipoti, tutto il suo sapere, che oggi, al cambio generazionale si presenta come una grande risorsa alla quale attingere in ogni situazione e circostanza.
Per tutto questo (e non solo)….Grazie Mamma!

Patrizia Altomonte